Lo chiameremo Frank Morris, l’anziano di 92 anni che è riuscito ad evadere in maniera rocambolesca dall’ospizio in cui era stato messo. Oggi non li chiamano più ospizi, ma RSA, probabilmente per invogliare ancora di più i loro futuri ospiti a soggiornarvi.
“Dai papà, ti troverai bene nella RSA 51.”
O ancora…
“Mamma, se guardi ancora la D’Urso giuro che ti portiamo nella prima RSA che troviamo!”
E ancora
“Oh, ma che bello quest’albergo!”
“Non è un albergo papà, è una RSA. E cerca di comportarti bene o il tortino del Giovedì non te lo daranno.”
Insomma il nostro Frank Morris aveva studiato i movimenti delle guardie degli inservienti in maniera scrupolosa anzi, li aveva proprio imparati a memoria. Aveva allenato per mesi la lingua in modo da poter nascondere la solita pillola per dormire e aveva fatto flessioni come nemmeno in gioventù. E per finire, si era iscritto all’annoso corso di cartapesta, architettando il più che famoso trucco della sagoma nel letto.
“Guardie! Dov’è il detenuto Morris?”
“Ho appena controllato direttore, è nel suo letto che dorme.”
“Bene, si è arreso finalmente.”
“Con i sonniferi tutti si arrendono, signor direttore.”
“Noi non creiamo buoni cittadini, però creiamo dei buoni pensionati.”
Ma Frank invece aveva lasciato una perfetta copia di cartapesta di sé stesso ed era uscito all’aperto nell’ultimo disperato tentativo di tornarsene a casa e lasciarsi finalmente alle spalle il centro di detenzione per colpevoli di anzianità.
“Ahahhaah, guarda che spasso!” Avranno pensato le guardie i tecnici visionando poi le telecamere di sorveglianza della recinzione esterna. Il povero Frank infatti era stato dieci minuti buoni a tentare le migliori acrobazie degne in un novantenne, col solo intento di scavalcare la recinzione e raggiungere la libertà. Ma il cervello e la capacità di adattamento gli funzionavano ancora bene, tanto che ha pensato bene di strisciare sotto la recinzione e percorrere dieci chilometri di notte in direzione della sua casa natale.
Avessero venduto casa, non gli avrebbero di certo aperto:
“Buonasera sono Frank Morris, evaso dalla RSA di Alcatraz, un ospizio di massima sicurezza le cui giornate sono scandite dalle pessime battute della capo sala di 120 chili e dal sottofondo di applausi finti che si alternano alla voce della d’Urso.”
Piuttosto un parente deve avergli aperto o forse, gli aveva lasciato le chiavi di casa il primo giorno d’ospizio:
“Papà, ti lascio le chiavi di casa. Ti ricordi il film con Clint Eastwood che mi facesti vedere a 15 anni vero?”