L'otto Novembre,
Loretta Lynch, è stata nominata
Attorney General dal Presidente degli Stati Uniti, ovvero capo del
Dipartimento di Giustizia americano. Il predecessore era
Eric Holder, primo afroamericano a ricoprire il ruolo.
Holder ha dato le dimissioni lo scorso Settembre sottolineando che sarebbero divenute effettive nel momento in cui si sarebbe nominato il suo successore. Ed è curioso che nei pronostici non vi fosse nessuno che menzionasse la Lynch. Si parlava dell'ex consigliere della Casa Bianca
Kathryn Ruemmler e del consigliere di Obama per la sicurezza interna
Lisa Monaco o ancora, del Procuratore Generale della California
Kamala Harris e dell'ex direttore dell'FBI
Robert Mueller. Ma nessuno aveva in mente Loretta.
Eric Holder, che sembra uscito fresco fresco da una puntata di
Law&Order, parlando delle sue dimissioni ha detto che ha preso coscienza d'aver superato i sessant'anni e che ormai vede più giorni passati che giorni futuri. Sarà come dice lui certo, ma gli introiti da due milioni di dollari che ha fatto nel 2008 presso lo studio della
Covington & Burling prima di essere nominato, parlano forse più del semplice pezzo di carta per rassegnare le dimissioni.
Attualmente lo stipendio che andrà a prendere la Lynch è pari a circa
duecentomila dollari, praticamente dieci volte meno di quanto prenderebbe Holder da avvocato. E molti sono stati gli oppositori in Senato di queste dimissioni, vuoi perché faceva parte della prima squadra di governo del Presidente Obama e vuoi perché non era il momento opportuno, viste le imminenti elezioni di midterm. E infatti le critiche continuano ancora oggi alla luce dei pessimi risultati del Partito Democratico.
Loretta si è presentata comunque con un ottimo curriculum.
Ha lavorato sei anni per lo studio della
Cahill Gordon & Reindel, undici anni come Procuratore di New York (Eastern District), otto anni come socio della
Hogan & Hartson e altri quattro come Procuratore Generale dell'Eastern District di New York arrivando a coprire tutte le questioni giudiziarie di Brooklyn, del Queens e di Staten Island . Dice di amare il servizio pubblico e che rimarrà sempre vicino a questo. Ha insegnato legge alla St. John’s University School e nel 1999 è stata nominata procuratore dallo stesso Clinton. La Lynch ha dovuto lottare contro i pregiudizi, perché donna e perché donna di colore. Pare che all'inizio della sua carriera venisse scambiata in tribunale per il reporter ufficiale del processo. Ma non si è fatta condizionare e ha continuato per la sua strada, combattendo criminalità organizzata, traffico di droga, di armi, cyber crime e corruzione.
Laureata cum laude ad
Harvard nell'81 e preso il dottorato nell'84, dice di aver capito il potere della legge quando da giovane ha aiutato gli afroamericani a fuggire al nord durante il periodo della
segregazione razziale.
Nel suo discorso d'insediamento di ieri ha sfoderato il più classico dei patriottici discorsi alla nazione, con tanto di "
adesso sarò al servizio di tutti gli americani, per proteggervi, e sarà un onore farlo" ha ricordato che il Ministero di Giustizia è forse l'unico Ministero che è nato da un'ideale e che rappresenta un nobile, quanto stimolante mestiere. Ha ringraziato tutti coloro che ci lavorano e che rendono possibile ogni giorno e ogni notte quell'ideale. Ha poi ringraziato il Presidente degli Stati Uniti, l'ex Procuratore Generale Eric Holder e i suoi genitori "
che pur non più vivi, mi stanno sicuramente guardando". Ha poi concluso dicendo che il suo primo pensiero al mattino sarà la sicurezza di tutti gli americani.
Non ci resta che augurarle buon lavoro.