lunedì 11 novembre 2024

Se Berlusconi potesse complimentarsi con Trump

Washington, 6 Nov 2024 - Oggi, cari amici lettori di "Forza News" abbiamo assistito a un evento che, lasciatevelo dire, farà tremare i polsi a quei giudici rossi e a tutta l'intellighenzia liberalamericana. Donald Trump, il mio collega d'oltreoceano, un uomo che sa come si fa business, come si conquista il cuore del popolo, e, diciamolo, che conosce il valore di un buon reality show, ha trionfato ancora una volta nelle elezioni presidenziali degli Stati Uniti d'America.

Ecco, vi racconto com'è andata, come se foste stati lì con me, perché io, Silvio Berlusconi, l'ho capito subito, ancora prima che i risultati fossero ufficializzati. Trump, con il suo stile inconfondibile, ha detto chiaro e tondo: "Io vinco, punto". E ha vinto, malgrado tutte le previsioni di quei sondaggisti che, proprio come certi giudici qui da noi, non capiscono niente di “popolo”. Hanno cercato di fermarlo con processi, inchieste, accuse, ma lui, come me, è uno che il popolo lo sente, lo vive e lo capisce.


La sua vittoria è un segnale forte, un messaggio che dice: "Guardate qui, la gente vera ha parlato". E ha parlato a favore di chi promette lavoro, meno tasse per tutti, e soprattutto, chi sa come si fa a rendere un paese grande di nuovo. Ecco, questo è un concetto che io, conosco molto bene. L'Italia ha bisogno di un leader che sappia parlare alla gente, che sappia come stimolare l'economia, e che non si lasci intimidire da quei burocrati che credono di sapere tutto.



E poi, non posso non ammirare quel suo tocco personale di satira liberale. Trump, come me, sa che la politica è uno spettacolo, e perché non renderla allora divertente? Perché non avere un po' di brio, un po' di spettacolo? Dopotutto, la vita è uno show, e se c'è uno che sa come si mette in scena uno spettacolo, quello è Trump. E io, modestamente, potrei dargli dei consigli su come gestire una televisione o come cantare sulle navi da crociera... o magari un paio di idee per un reality politico.


Insomma, oggi possiamo dire che l'America ha scelto un presidente che sa cosa significa il successo, che non ha paura di andare controcorrente, e che, come me, ha il coraggio di dire ciò che pensa, anche se questo significa scatenare le ire dei benpensanti comunisti. È un giorno di festa per chi crede nel libero mercato, nella libertà d'espressione e in un leader che non si vergogna di essere se stesso. 

E ora, miei cari amici, brindiamo alla vittoria di Donald, e speriamo che da questa parte dell'oceano qualcuno prenda appunti. Forza Donald, Forza Trump, e, perché no, Forza Silvio!

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