“Buongiorno, come posso aiutarla?”
“Un attimo che scelgo cosa prendere.”
“Come posso aiutarla?”
“Si mi dia un secondo per favore, che scelgo cosa prendere.”
“Certo faccia con comodo.”
Guardo il menu, vado più o meno sulle solite cose e faccio l’ordine.
“Allora ho fatto, mi sente? E’ ancora là?” Silenzio.
“Mi sente signorina?”
“Buongiorno come posso aiutarla?”
“Sono sempre io, faccio l’ordine…”
“Certo faccia con comodo.”
“No dico, faccio l’ordine.”
“Si mi dica pure.”
“Allora, prendiamo due cheesburger...”
“Si…nient’altro?”
“Due cheeseburger, tre patatine grandi, una coca e un double cheese.”
“Le posso suggerire il menu double cheese a un prezzo inferiore?”
“Ah si grazie, allora un menu double cheese.”
“Bene aggiungo un menu double cheese all’ordine, nient’altro?”
“No siamo a posto così, grazie.”
“Allora riepilogo: due cheeseburger, tre patatine grandi, una coca, un double cheese e un menu double cheese. Corretto?”
“No aspetti, il menu deve metterlo al posto di una patatina, una coca e un double cheese…”
“Ok allora, tolgo una patatina, una coca e un double cheese. Corretto?”
“Si corretto.”
“Allora riepilogo: due cheeseburger, tre patatine grandi, una coca e un double cheese. Corretto?”
“No mi scusi, così ha tolto il menu.”
“Vuole aggiungere il menu al posto di una patatina, una coca e un double cheese?”
“Scusi, ma me l’ha suggerito lei.”
“Allora le suggerisco di aggiungere il menu al posto di una patatina, una coca e un double cheese.”
“Si… in sostituzione per favore.”
“Nient’altro?”
“No grazie!”
Intanto dietro si forma la fila.
“Allora riepilogo: due cheeseburger, due patatine grandi, una coca e un menu piccolo double cheese. Corretto?”
“No scusi, perché piccolo?”
“Preferisce un menu grande?”
“Certo!”
“Allora sono due cheeseburger, due patatine grandi, un menu piccolo double cheese e un menu grande double cheese. Corretto?”
Comincio a spazientirmi, anzi cerco proprio di capire se posso uscire dal Drive-Through. “Guardi, le dico io l’ordine definitivo, d’accordo?”
“D’accordo signore, sono 17.50 € alla cassa più avanti. Grazie e buona giornata!”
“No scusi, ma è impazzita? Mi sente? Pronto..?”
“Sì buongiorno, come posso aiutarla?”
“Mi ascolti bene, le dico io come può aiutarmi; ho appena fatto un ordine, lei mi ha sbagliato l’ordine più volte. Per l’ultima volta, questo è quanto voglio ordinare…”
“Mi dica pure signore, correggiamo subito l’infornata.”
“L’infornata?”
“Sì nient’altro?”
“Ma cosa dice, mica state facendo delle pizze!”
“Non abbiamo pizze signore, mi spiace.”
“Ma chi la vuole la pizza!”
“Allora aggiungo un menu grande al posto di una patatina, una coca e un double cheese. Nient’altro?”
“Beh si, ma deve togliere il menu piccolo che ha aggiunto prima.”
“Benissimo allora riepilogo: due cheeseburger, una coca e due patatine grandi. Corretto?”
“Manca il menu grande!”
“Che menu desidera signore?”
“Un double cheese!”
“Le posso suggerire il menu double cheese a un prezzo inferiore?”
“Ma così mi toglie un panino e una patatina!”
“Nient’altro?”
“Si, vada a quel paese!"
“Non sono programmata per ottemperare quanto richiesto.”
“Si mi dia un secondo per favore, che scelgo cosa prendere.”
“Certo faccia con comodo.”
Guardo il menu, vado più o meno sulle solite cose e faccio l’ordine.
“Allora ho fatto, mi sente? E’ ancora là?” Silenzio.
“Mi sente signorina?”
“Buongiorno come posso aiutarla?”
“Sono sempre io, faccio l’ordine…”
“Certo faccia con comodo.”
“No dico, faccio l’ordine.”
“Si mi dica pure.”
“Allora, prendiamo due cheesburger...”
“Si…nient’altro?”
“Due cheeseburger, tre patatine grandi, una coca e un double cheese.”
“Le posso suggerire il menu double cheese a un prezzo inferiore?”
“Ah si grazie, allora un menu double cheese.”
“Bene aggiungo un menu double cheese all’ordine, nient’altro?”
“No siamo a posto così, grazie.”
“Allora riepilogo: due cheeseburger, tre patatine grandi, una coca, un double cheese e un menu double cheese. Corretto?”
“No aspetti, il menu deve metterlo al posto di una patatina, una coca e un double cheese…”
“Ok allora, tolgo una patatina, una coca e un double cheese. Corretto?”
“Si corretto.”
“Allora riepilogo: due cheeseburger, tre patatine grandi, una coca e un double cheese. Corretto?”
“No mi scusi, così ha tolto il menu.”
“Vuole aggiungere il menu al posto di una patatina, una coca e un double cheese?”
“Scusi, ma me l’ha suggerito lei.”
“Allora le suggerisco di aggiungere il menu al posto di una patatina, una coca e un double cheese.”
“Si… in sostituzione per favore.”
“Nient’altro?”
“No grazie!”
Intanto dietro si forma la fila.
“Allora riepilogo: due cheeseburger, due patatine grandi, una coca e un menu piccolo double cheese. Corretto?”
“No scusi, perché piccolo?”
“Preferisce un menu grande?”
“Certo!”
“Allora sono due cheeseburger, due patatine grandi, un menu piccolo double cheese e un menu grande double cheese. Corretto?”
Comincio a spazientirmi, anzi cerco proprio di capire se posso uscire dal Drive-Through. “Guardi, le dico io l’ordine definitivo, d’accordo?”
“D’accordo signore, sono 17.50 € alla cassa più avanti. Grazie e buona giornata!”
“No scusi, ma è impazzita? Mi sente? Pronto..?”
“Sì buongiorno, come posso aiutarla?”
“Mi ascolti bene, le dico io come può aiutarmi; ho appena fatto un ordine, lei mi ha sbagliato l’ordine più volte. Per l’ultima volta, questo è quanto voglio ordinare…”
“Mi dica pure signore, correggiamo subito l’infornata.”
“L’infornata?”
“Sì nient’altro?”
“Ma cosa dice, mica state facendo delle pizze!”
“Non abbiamo pizze signore, mi spiace.”
“Ma chi la vuole la pizza!”
“Allora aggiungo un menu grande al posto di una patatina, una coca e un double cheese. Nient’altro?”
“Beh si, ma deve togliere il menu piccolo che ha aggiunto prima.”
“Benissimo allora riepilogo: due cheeseburger, una coca e due patatine grandi. Corretto?”
“Manca il menu grande!”
“Che menu desidera signore?”
“Un double cheese!”
“Le posso suggerire il menu double cheese a un prezzo inferiore?”
“Ma così mi toglie un panino e una patatina!”
“Nient’altro?”
“Si, vada a quel paese!"
“Non sono programmata per ottemperare quanto richiesto.”
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