Mentre il deputato Piero Fassino elemosina qualche spicciolo alla Camera per arrotondare lo stipendio da 4.718 euro netti al mese, va in onda il surreale dibattito su come bisogna essere vestiti quando si entra il Parlamento.
Siamo tutti d’accordo che le infradito non siano del tutto appropriate, ma qualcuno fa notare che a condizionatori spenti i piedi sudano di più. Il parlamentare Girolamo Giradito mostra persino le diapositive del suo piede d’atleta, incolpando le scarpe chiuse che è costretto a indossare financo in Agosto.
“Poi la gente si chiede perché d’estate facciamo tutte queste assenze!”
“Esatto collega.” Aggiunge Sandro Pigrone. “Tu hai il piede d’atleta, io una fascite plantare e il mio medico mi ha pure detto di stare a riposo per sei mesi.” Pigrone mostra il certificato medico a tutta l’aula. “E invece sono qui.” Sottolinea poggiando il piede con la fascite sul banco.
“Bravo collega. Poi la gente si chiede il perché di tutti questi “fascisti”, sono fasciti, FA-SCI-TI signori miei.”
Il dress code in discussione, vorrebbe imporre la cravatta a tutti, come è già in uso al Senato, ma soprattutto bandire l’uso di scarpe da ginnastica, camicie coreane, papillon alla Mercalli e l’uso di scarpe senza calze.
“E poi basta signori con questi pantaloni a caviglia alta, che fate schifo senza calze!”
“Ben detto bravo!”
“Sembra che avete lavato tutto a 90° invece che a 30° !”
“Bravo! Finalmente uno che dice le cose come stanno!”
“Ci vuole decoro!” Aggiunge un deputato passato da sinistra a destra per poi essere eletto nella coalizione di centro. “Basta indossare la prima cosa che capita, bisogna scegliere i vestiti per quello che siamo!”
“Esatto collega, già ma cosa siamo?”
“Deputati signori! Deputati!”
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