Vado al bar, ordino caffè, cornetto e mi siedo a leggere il giornale. Accanto a me un nuovo povero, un ex percettore di RdC. Non è incazzato anzi, compostamente esprime il suo dissenso all’amico.
“Hai capito? Prima mi potevo permettere pure un cappuccino, due bombe alla crema… compravo il giornale e un pacchetto di sigarette. Adesso non lo so.. non lo so che ne sarà di me.”
“Ma scusa…” Gli fa l’amico.
“No no che scusa, tu non mi puoi togliere la libertà dalla sera alla mattina. Questo è fascismo, non ci siamo proprio.” E si accende una sigaretta. “E poi mica sono uno che rompe i coglioni, io non ti vengo a bloccare le strade come questi… come si chiamano?”
“Ambientalisti?”
“No no, come li chiamano adesso? I seguaci di quella-llà…”
“Ah i gretini.”
“Ecco bravo, io mica sono un gretino che non ti fa lavorare e che ti blocca il raccordoper protesta. Questo lo dovresti mettere in conto quando mi togli il reddito anzi, mi dovresti dare un aumento.” Il tizio guarda l’amico come in attesa di approvazione. "Io cosa faccio adesso? Torno a fare le cose che facevo prima? Il nulla cosmico? Nooo. Non esiste.”
“Ma scusa… perché non..”
“No no che scusa, tu Stato mi dovresti chiedere scusa. Non si è mai vista una cosa del genere. Prima la carota e poi mi bastoni. E cosa sono io un cinque stelle? Se tu hai deciso di darmi il RdC me lo devi dare per sempre.”
“Ma scusa… tu non..”
“No no che scusa, qui si tratta della libertà, dei valori principali della nostra società.” E da un tiro alla sigaretta. “Oggi è il reddito, e va bene mi immolo io a questa privazione. Lo faccio per la causa, per la madre patria. Ma domani è la tua libertà o la sua proprietà privata.” E indica me un attimo prima che sputassi il caffè sul tavolino. “Non ci saranno gretini a salvarti amico, saranno tutti morti.” Sempre rivolto a me.
“Ma perché saranno tutti morti?” Gli fa il compare.
“Perché gli avranno tolto il RdC.”
“Scusa ma tu non sei già ricco di famiglia?”
“Ma questo non c’entra niente con la libertà.”
Intanto arriva la barista. “Ecco i vostri caffè, due cornetti e una bomba alla crema… siete a posto così o posso portarvi dell’altro?”
“Magari Barbara… magari. Ma oggi tiriamo la cinghia io e il mio compare.”
“Va bene.” La barista sorride e se ne va.
Il tizio la guarda andare via perdendosi nel vuoto del suo fondoschiena. “Magari ordinare dell’altro…” Poi tira una boccata di sigaretta e guarda il suo amico. “Ma hanno reintrodotto la povertà e ora ci tocca fare la fame.” E afferra la bomba alla crema sul tavolino.
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