Il Grande Raccordo Anulare, così come la tangenziale di Roma, pare siano affetti da un fenomeno naturale secondo cui il moto rettilineo uniforme subisce delle contrazioni non lineari al contorno. Cioè a dire, che nonostante l'aumento del traffico sia simile a una quadratica di secondo grado, stabilire il punto di arrivo secondo il volume di traffico medio lineare (o quadratico) è cosa da premi Nobel. Tradotto per i non addetti ai lavori, uscire prima di casa per arrivare prima in ufficio è una chimera anzi, un ossimoro. Per giungere sul posto di lavoro non basta infatti modulare le frequenze di uscita da casa e rifornimento di carburante, bisogna cimentarsi in complessi calcoli matematici su cui alcuni, si narra, pare abbiano perso il senno.
Ma non è il caso di Sergio Iperbole, noto matematico romano di fine anni '80, che sembra avesse predetto proprio quanto sopra, ovvero che sarebbe esistito un orario per cui la funzione che descrive la media degli spostamenti in orario di lavoro, non avrebbe coperto linearmente la variabile delle ascisse. Iperbole ne dimostrò la veridicità sul numero 5328 de Il Messaggero nella rubrica "Tangenti & tangenziali", postulando addirittura l'esistenza di una quarta dimensione nelle ore di punta. Tuttavia non riuscì mai a determinare l'orario esatto nei due versi di percorrenza né tanto meno l'equazione differenziale che sigillasse la sua formidabile intuizione. Iperbole vinse poi il premio "Coniche 2000" nel 1991 e "Geo 91" a fine 2000 ma non per la sua dimostrazione alla congettura della Tangenziale bensì per aver scoperto la funzione del tempo di cottura di un cristallo di ghiaccio in funzione della rotazione terrestre di Saturno. Venne invece menzionato nel 2003 sulla rivista Quattroruote per la dimostrazione alla congettura di cui sopra, e fece una diretta a TG2 motori per dimostrare che quanto aveva dimostrato era sempre vero in condizioni climatiche vicine allo zero assoluto. E adesso la dimostrazione.
"Ogni mattina a Roma, con il sorgere del sole, un lavoratore si sveglia e sa che dovrà vestirsi più velocemente del vicino in tangenziale, o verrà da questo superato. Ogni mattina sempre a Roma, sempre al sorgere del sole, un collega si sveglia e sa che dovrà fare colazione più velocemente del vicino in tangenziale, o perirà di tedio. Ogni mattina a Roma, come sorge il sole, non importa che tu sia un meschino collega o un autotrasportatore, l’importante è che tu non faccia la tangenziale."
Iperbole ci lasciò nel Maggio del 2011 mentre lavorava alle Lagrangiane del Grande Raccordo Anulare, inutile dire che quel giorno non si presentò mai in ufficio.
E a noi ci piace immaginarlo intrappolato nella quarta dimensione.
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