Sono venuto in possesso della lettera originale che Berlusconi avrebbe inviato ieri tramite FAX al Corriere della Sera, ecco il testo:
"Quella che l'Italia sta attraversando sarà ricordata dagli storici come la prima vera crisi politica italiana ad avere caratteri veramente globali. Ed è evidente perfino ai no vax ormai l'assenza di una leadership che sappia fronteggiare una sinistra egemone e belligerante. Per questo motivo abbiamo formato un governo di alto profilo. Penso ad esempio a Brunetta. Ma anche a Draghi, cribbio.
Sento negli italiani una grande voglia di cambiamento e quale miglior cambiamento se non un ritorno alle urne per votare un governo autorevole e duraturo? Tuttavia vedo ancora cattiva informazione, pseudo politica, paure irrazionali fomentate dalla babele dei social - dobbiamo riconoscerlo - la comunicazione confusa e contraddittoria da parte del mondo politico, ha creato un vasto rifiuto al voto che è quanto di più pericoloso possiamo immaginare per la nostra bella Italia. Insomma, la nostra libertà passa dalle urne, elettorali.
Vedo gente manifestare contro il voto perché dicono, non si sentono rappresentati, con il rischio che poi assembrandosi si mischino le idee, chi era convinto di votare a destra voterà a sinistra, chi voleva soltanto votare poi magari gli passerà la voglia e così via. Tutto questo non è più accettabile. E la cosa che più mi rattrista, avendo dedicato la mia vita a battaglie per la libertà (libertà di fare quel che ci pare n.d.r.), sono le parole di chi fa opposizione. Opposizione a cosa? Opposizione alla libertà ovviamente. Come se quella di non votare, o di non mostrare il documento prima di votare, fosse una scelta che non ha conseguenze sugli altri. Ovviamente a nessuno si può imporre il voto, nonostante ogni evidenza lo consigli, ma chi decide di non votare se ne deve andare af deve accettare le limitazioni che ne derivano."
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