Finalmente ho avuto il tempo di ascoltare con attenzione il tanto discusso monologo di donna Leotta. Discreta la recitazione, forse a tratti faziosa, ma contenuto piuttosto demodé e vagamente dispersivo. Forse dicevano di più gli sguardi della nonna.
In sintesi la crostata di mandarini era buona, Diletta sa parlare siciliano e da grandi tette derivano grandi responsabilità.
Ah, e l’erba del vicino è sempre più verde.
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