Mi fermo da Mega Pizza il cui nome in giorni di abbondanza glicemica mi avrebbe fatto girare alla larga subito, ma quando hai un calo di sano glutine e ottimo olio di colza, pagheresti oro per una fetta di amido e rosmarino.
E così entro nella pizzeria che vorrei già uscire. Pizze rattrappite e sparpagliate con millimetrica precisione in modo che il bancone sembri pieno. Un pò come quando a mensa chiedi le patate al forno e te ne mettono cinque a forma di stella in un piatto rigorosamente a parte.
Ma torniamo alla pizzeria. Torniamo a lui, il proprietario e al suo sorriso prostatico che giustamente vedendomi entrare se ne va sul retro. Bene. Penso. Un'ottima scusa per filarmela.
"Dicaaaa." Ma la moglie mi ferma proprio mentre mi dirigo verso la porta.
Allora guardo l'orologio, manco stessi aspettando un collega alla stazione, poi riguardo il bancone e poi ancora mi guardo attorno, attonito e con stile. "Mah...!! Ma senta... il pollo ruspante non l'avete?"
Ecco, in un mondo normale, una pizzeria che a stento ha la pizza bianca difficilmente avrà del pollo allo spiedo croccante che gira sopra un letto di patate succulente. Alché rispondendomi no mi spiace me ne sarei andato felice in un'altra pizzeria.
"Quanto mezzo o intero?"
In un mondo normale.
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