provai una seconda fuga appena due giorni dopo, approfittando delle previsioni del tempo diramate dal dottor Dechenclaft - domani è prevista nebbia, più o meno come quella nella quale si sono perse le vostre menti - e così gabbando due guardie con il trucco del ginocchio sinistro e infilandomi in un carrello delle medicine grazie alle mie qualità di acrobata, mi ritrovai nuovamente sulla collina dei morti viventi mezz'ora prima che venisse diramato l'allarme
bene, pensai voltandomi verso il manicomio dal quale nessuno era riuscito mai fuggire. e adesso dove vado con questa nebbia? il manicomio non si vedeva. la libertà nemmeno. l'allarme suonò. in meno di sette minuti i cani del dottor Dechenclaft mi raggiunsero.
soltanto ora capisco le parole del vecchio Uhlvart "il cane è il miglior amico dell'uomo, se saprai addestrarne uno ti donerà la libertà"
Flucht aus Dresden - minus acht Grad
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