Ricordo una delle prime lezioni del Venerabile Zufar Khan quando ci invitarono nell'ashram di Tamil ibn'Samar. Ero presente e per quell'occasione vennero preparati dei banchetti di cibo che andavano ben oltre le possibilità economiche dell'ashram, alché il Venerabile giunse e disse:
"non è forse mangiare quell'opera sacra che trasforma la materia in spirito? e non è forse per questo che quando mangiamo lo dovremmo fare in silenzio, dedicando la nostra attenzione a questo processo, perfetta analogia di un'alchimia ancor più grande? e non è forse la vita sulla terra quella preziosa materia di cui si nutre il nostro spirito nel suo anelare a vette ben più alte in cui la materia è solo un ricordo e non più una necessità?"
i discepoli di Tamil risposero "sì, è così"
"e allora perché mai, se mi considerate alla stregua d'un santo il cui corpo è sublimato nella luce di Dio, mostrate a me la bontà di questo cibo del quale io non saprei che farne?" il Venerabile sorrise ai discepoli del defunto ibn'Samar e concluse
"imparando a conoscere il cibo saprete mangiare e soltanto così placherete la fame che distrugge la vostra anima"
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