Circa la legge dell'ottava di cui tanto si parla negli ambienti della quarta via, ricordo che sul pianeta dal quale provengo eravamo soliti indicare la data e la posizione con un solo numero, indicavamo cioè in quale momento dell'evoluzione dell'universo stavamo scrivendo il nostro messaggio e contestualmente la nostra posizione, questa era anch'essa sotto forma temporale, ovvero il tempo impiegato dalla luce a compiere il tragitto che ci separava dal centro dell'universo, la curvatura del piano ellittico nel punto in cui ci trovavamo e una seconda distanza, quella tra due galassie nane ben precise.
Diceva a proposito di quest'ultima distanza il sempre benevolo Venerabile del Khan:
"Vedi figliolo se non ci fosse quest'ultima distanza, se non fosse chiaramente visibile in ogni parte dell'universo, il tuo corpo sarebbe in otto punti diversi contemporaneamente"...a questo punto il lettore più attento chiederebbe: "ma era conosciuta al tempo l'evoluzione di queste due galassie?"
e il Venerabile amorevolmente risponderebbe:
"era sotto gli occhi di tutti, ma la sua frequenza colpiva soltanto il cuore di alcuni e gli occhi di chi non si faceva distrarre"
Nessun commento:
Posta un commento